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Yogurt: alimento vivo

yogurt

YOGURT: ALIMENTO VIVO

 

PRESENTE SUL MERCATO DA MOLTO TEMPO, HA TROVATO GRANDI CONSENSI SOPRATTUTTO IN QUESTO ULTIMO DECENNIO, PERCHE’ SANO, RICCO DI FERMENTI E “VERSATELI”.

Anche gli italiani negli ultimi anni hanno scoperto lo yogurt, tanto che, in tutti i suoi gusti, occupa sempre più spazio sui banchi di negozi e supermercati.

 Se in passato veniva utilizzato quasi esclusivamente nelle diete dimagranti, oggi entra nell’alimentazione di tutti, in modi diversi, in quanto viene considerato un cibo salutare e sicuro,un cibo salutare e sicuro, ma anche buono e capace di combinarsi molto bene con altri alimenti (come frutta e cereali) entrando nella preparazione di tante ricette dolci e salate.

COME NASCE

La materia prima impiegata per la produzione dello yogurt è il latte fresco; migliore è la qualità del latte di partenza, migliore è lo yogurt che ne deriva. Il latte viene pastorizzato, omogeneizzato e, una volta portata alla temperatura di 40°/45°, viene addizionato di colture selezionate di fermenti lattici: streptococcus thermophilus e lactobacillus bulgaricus. I fermenti, trovandosi in un ambiente favorevole, cominciano a nutrirsi e a riprodursi velocemente.

Questa rapida crescita determina la trasformazione di parte del lattosio (zucchero del latte) in acido lattico, che provoca la coagulazione spontanea del latte e quindi il passaggio da uno stato liquido ad una consistenza assai più densa e cremosa.

Il latte coagulato viene eventualmente addizionato con altri ingredienti come zucchero e frutta, poi reso omogeneo e confezionato negli appositi vasetti.

Negli “yogurt compatti”, invece, la fermentazione del latte avviene direttamente nel vasetto. Questo diverso modo di procedere non determina comunque sostanziali differenze di qualità tra lo yogurt omogeneo e quello compatto.

LE SUE VIRTU’

Lo yogurt è un prodotto ideale per l’alimentazione quotidiana di bambini, adulti, sportivi e anziani, perchè fornisce tutti i componenti del latte in forma più digeribile e assimilabile. L’attività vitale dei fermenti porta a un leggero arricchimento in aminoacidi essenziali, la componente più nobile delle proteine, e di alcune vitamine del gruppo B ( in particolare la niacina, e l’acido folico). Inoltre, il calcio diventa più facilmente assimilabile dall’organismo. La limitata quantità di lattosio rende, infine, lo yogurt ideale per chi fa fatica a digerire il latte.

Ciò che contraddistingue questo alimento è soprattutto la ricchezza in fermenti lattici vivi. Appena prodotto ne contiene almeno 10 milioni per grammo: in un cucchiaino si può arrivare a un miliardo di fermenti. Grazie a questi preziosi microrganismi, esercita un’azione antimicrobica, stimola l’attività dell’intestino ed aiuta a riequilibrare la flora batterica intestinale, soprattutto quando è stata danneggiata da una terapia antibiotica. Importantissima è quindi la freschezza del prodotto, perché la presenza dei fermenti lattici vivi diminuisce progressivamente con il passare dei giorni. I fermenti si mantengono vivi e vitali per 35-40 giorni, tanto che, dopo due mesi dalla produzione, in un vasetto se ne trovano soltanto poche centinaia.

AL MOMENTO DELL’ACQUISTO

  • Leggere la data di scadenza degli yogurt scegliendo quelli con termine più lontano, dato il breve ciclo vitale dei fermenti. Per la stessa ragione conviene sempre consumare il prodotto in tempi brevi senza ” dimenticarlo” in fondo al frigorifero.
  • Scegliere gli yogurt senza coloranti, conservanti e aromatizzanti; l’assenza degli aromi, spesso, indica la presenza di una maggiore percentuale di frutta.
  • Non confondere lo yogurt con prodotti simili, in genere tenuti fuori dal frigorifero, che di solito non riportano il termine “yogurt” in etichetta. Si ottengono con yogurt pastorizzato, si conservano più a lungo, ma senza i preziosi fermenti vivi. In alcuni paesi dell’UE si può utilizzare la dicitura “yogurt” anche per questo dessert, quindi, conviene sempre controllare la provenienza, e preferire il prodotto nazionale.
  • Controllare il prezzo al chilo, in quanto i singoli vasetti possono avere volume diverso, pertanto i prezzi non sono sempre confrontabili.
  • Preferire lo yogurt bianco, unendo prima del consumo, a piacere, pezzi di frutta fresca, miele, marmellata, fiocchi di cereali, cioccolato a scaglie, ecc…

 

BENEFICA VARIANTE

Da qualche tempo i due fermenti “classici” sono affiancati da altri definiti spesso “probiotici” : tra i più diffusi, il Lactobacillus acidophilus, che resiste meglio all’azione dei succhi gastrici e ha maggiori probabilità di raggiungere vivo l’intestino, e il Bifidobacterium bifidus, il batterio che si trova nell’intestino dei neonati allattati al seno. Si ritiene che abbiano un’azione positiva sulla flora intestinale, e quindi, sulla funzionalità e la salute di tutto l’organismo.

I prodotti ottenuti con questi ed altri fermenti diversi da quelli “originali” non possono essere chiamati yogurt: vengono perciò definiti in etichetta “latte fermentato”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Friggere Istruzioni per l’uso

Friggere istruzioni per l’uso

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  • A NUDO: si prestano a essere semplicemente saltati e dorati in padella con olio, le patate, i funghi, il pesce con la pelle, e le bistecche, specie quelle d’agnello.
  • CON PANGRATTATO: preparazione indicata per pesce e altri alimenti privi di amido (dello spessore di 1-2 cm) che si fanno gratinare in forno a 180°. Il pangrattato deve essere fresco, condito con erbe (non prezzemolo e basilico) e dorato in padella con poco olio.
funghi

 

 

 

 

 

 

  • INFARINATURA: conviene per pesciolini e frutti di mare, che non si disfano durante la cottura. L’operazione va eseguita immediatamente prima di friggere, altrimenti il rivestimento si secca e si screpola. La temperatura deve aggirarsi sui 180°.
  • IMPANATURA: adatta alla cotoletta, filetti di pesce, fette di melanzane o altre verdure e per gli alimenti “fragili” come i pomodori. Il cibo va passato prima nella farina e scrollato per togliere l’eccedente; poi va immerso nell’uovo sbattuto non salato e nel pangrattato. La temperatura ideale e di 160°.

 

 

 

 

 

  •  IN PASTELLA: è adatta ai cibi che cuociono in fretta come pesci piccoli, verdure o frutta a lamelle. La temperatura deve essere sui 170°. Se si vuole un alimento croccante, la pastella va fatta con farina e acqua o birra, o vino, senza uova. Per gonfiare frittelline di salvia, funghi o fiori di zucca aggiungere lievito in polvere.
  • COMPOSTI DOLCI: se preparate frittelle, bomboloni e biscotti con pastella cremosa, le frittelle vanno asciugate con carta assorbente.

 

IL RECIPIENTE GIUSTO

  • PADELLA: a bordi bassi e poco profonda, antiaderente, è adatta per cibi piatti, come cotolette e tranci di pesce, che non hanno bisogno di molto olio; bombata, di ghisa o di ferro, per i pezzi grandi con cotture prolungate a temperatura costante; larga e capiente  per alimenti come le patatine che altrimenti si attaccano fra di loro.
  • CASSERUOLA: è indispensabile quando il cibo deve restare immerso nell’olio o deve gonfiare in cottura, come le frittelle; inoltre evita il rischio di schizzi tutt’intorno.
  • FRIGGITRICE ELETTRICA: sostituibile con una padella alta con cestello e termometro, riduce i tempi e, con il suo termostato, permette di controllare la temperatura; va bene per grandi quantità.

 

te versato

Il Rito del Tè parte 2

Questo rito del tè costituisce un’occasione meno impegnativa di un invito a pranzo e offre sempre un simpatico pretesto per fare quattro chiacchiere: va quindi presentato in modo semplice e disinvolto, ma curato.

Come si serve

Il tè si prepara in cucina, ma le tazze vanno sempre riempite alla presenza degli ospiti. E’ tradizione che questa bevanda venga versata e servita personalmente dalla padrona di casa che avrà già predisposto su di un vassoio o sul carrello le tazze con i piattini e i cucchiaini, appoggiati sui piattini da dessert che ospiteranno dolcetti e tartine di accompagnamento.

Completano il servizio la zuccheriera, la lattiera con il latte freddo e un piattino con fettine di limone e di arancio. All’ultimo momento si aggiungerà la teiera con il tè e una brocca d’acqua bollente, per preparare altro infuso dopo aver versato il primo.

 

Con Cosa si Accompagna

Con il tè si offrono sia dolci che salatini, dando generalmente la precedenza alle specialità salate.

 

 

Vengono serviti su piatti da portata che si fanno passare da una persona all’altra a seconda dei gusti di ciascuno. Le Torte si presentano sul piatto parzialmente tagliate a fette e accompagnate da coltello e paletta affinché gli ospiti si possano servire una seconda volta. I Salatini possono consistere in sfogliatine, tartine e “toast” secondo l’uso inglese (fette di pan carré abbrustolite e spalmate con un sottile strato di burro); tra i Dolci, oltre ai biscotti di varia qualità, si servono tradizionalmente il plum cake e gli anglosassoni ” muffins”  e ” scones” 

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